Com.It.Es.

Ebbene sì, anche la Nuova Zelanda può finalmente vantare un Com.It.Es. tutto suo.
Con 384 voti, il 18 aprile 2015 è stato eletto il primo Comitato degli Italiani Residenti all’Estero. Tanti i voti validi giunti in Ambasciata per i candidati dell’unica lista ammessa e, ovviamente, tutti e 12 candidati (lista “Auckland-Chritchurch“) sono stati – ovviamente – sono stati eletti. 
Ma chi sono i nostri rappresentanti in Kiwilandia? Cosa intendono fare? Qual è il loro programma? Come intendono lavorare? Come possiamo contattarli? Come interagire con loro? Quali sono i loro poteri?
Intanto, eccovi il loro sito internet, che ovviamente è Comites Nuova Zelanda, con la pagina dedicata a chi sono, cosa sono, cosa fanno e come contattarli.Solo il tempo ci dirà se quelli per i Com.It.Es. siano stati soldi dei contribuenti italiani spesi bene o se, invece, abbiamo continuato ad alimentare l’ennesimo organo inutile. Nel frattempo, abbiamo optato per essere propositivi piuttosto che trincerarci capricciosamente dietro sterili e piccate polemiche.
E così abbiamo iniziato a proporre dei progetti su cui, secondo noi, il Com.It.Es. neozelandese dovrebbe concentrarsi. Abbiamo dato con piacere il nostro contributo in tema di ricongiunzione dei periodi contributivi e, ad oggi, abbiamo inviato alcuni progetti di attivazione:

  • Tassazione IMU sulla prima casa di cittadini italiani residenti all’estero e iscritti all’AIRE.
    Questa è la scheda che abbiamo inviato al Presidente del Com.It.Es.. Il Comitato ha votato di interessarsi a questa questione contattando gli altri Comites nel mondo, per allinearsi ad eventuali iniziative già esistenti, o per sollecitarne di nuove. Ecco la ​“Lettera aperta a tutti i Presidenti dei Comites nel mondo” pubblicata sul sito dell’AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero).

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  • Ricongiunzione dei periodi contributivi ai fini pensionistici.
    Su questo argomento anche noi di Leaving Italiy, Living New Zealand abbiamo dato il nostro contributo ai Com.It.Es.. Per capire meglio come stanno le cose, leggetevi la sezione di questo sito dedicata alle pensioni e la lettera che il Comitato ha inviato all’Ambasciatore e al parlamentare italiano eletto per la circoscrizione estero a cui abbiamo contribuito cospicuamente.
    ​Vista l’importanza del tema, poi, noi di LILNZ ci siamo attivati lanciando una Petizione per sollecitare il Governo italiano a pervenire il più presto possibile ad una soluzione che tuteli i lavoratori italiani residenti in Nuova Zelanda. In 6 mesi abbiamo raccolto 1009 firme e il primo di settembre 2016, con l’arrivo della primavera neozelandese, abbiamo chiuso la petizione (di cui potete leggere  qui il testo) ed labbiamo inviata, assieme alle sottoscrizioni, all’On Fedi e all’Ambasciatore Barbarello!

Viviana

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