#lilnz-in-pillole:
votare all’estero 

ovvero del voto per corrispondenza1. Chi può votare per corrispondenza?
I cittadini italiani iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero).
Inoltre, possono votare dall’estero anche i cittadini italiani che si trovino temporaneamente all’estero per motivi di studio, lavoro o per cure mediche per almeno 90 giorni entro i quali cade la data delle votazioni (legge 459 del 27 dicembre 2001, comma 1 dell’art. 4-bis).
In questo caso, è necessario che l’elettore opti per l’esercizio del voto dall’estero inviando richiesta scritta al comune italiano di iscrizione nelle liste elettorali entro i dieci giorni successivi alla data di pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali
Qui si trova il modulo per la richiesta che deve essere accompagnata da copia di un documento d’identità valido. 
La richiesta può essere inviata per posta, telefax, posta elettronica anche non certificata, oppure fatta pervenire a mano al Comune anche da persona diversa dall’interessato.PER LE POLITICHE 2018, IL TERMINE ENTRO CUI INVIARE LA RICHIESTA È IL 31 GENNAIO 20172. Devo allegare anche copia del certificato elettorale?
No, non serve. Basta la richiesta redatta anche in carta libera e obbligatoriamente accompagnata dalla copia di un documento d’identità valido. Ma bada bene, la domanda deve contenere l’indirizzo postale estero cui va inviato il plico elettorale, l’indicazione dell’Ufficio consolare competente per territorio (l’Ambasciata di Wellington nel nostro caso) e una dichiarazione con la quale si motiva perché che ci si trova all’estero – per lavoro, studio o cure mediche – per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento delle consultazioni.
​La dichiarazione va resa ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445 (testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa), dichiarandosi consapevoli delle conseguenze penali in caso di dichiarazioni mendaci (art. 76 del citato DPR 445/2000).

3. Sono un working holiday e non sono iscritto all’AIRE. Posso optare per il voto dall’estero?
Sì che puoi, sempre che tu ti trovi all’estero per un periodo di almeno 3 mesi, periodo entro il quale cade la data delle votazioni.

4. Quindi se arrivo in Nuova Zelanda un mese prima delle elezioni non posso optare per il voto dall’estero?
Sì che puoi. Devi essere in Kiwilandia per almeno 3 mesi e in quell’arco di tempo deve cadere la data delle votazioni.

5. Quindi se il mio soggiorno all’estero è per un periodo inferiore ai 3 mesi, non posso votare?
Esatto, se stai in Nuova Zelanda per una settimana, un mese mese oppure due mesi e mezzo, insomma meno di 90 giorni, non puoi optare per il voto dall’estero per corrispondenza.

6. Come si vota?
Ti arriva il plico a casa, con scheda elettorale o del referendum, istruzioni e doppia busta per rispedire la tua preferenza in ambasciata.

7. Quando ti arriva il plico?
Qualche settimana prima del giorno delle votazioni in Italia.

8. Se non ti arriva?
Innanzitutto accertati di aver aggiornato il tuo indirizzo di residenza presso l’Ambasciata.
Dopo di che, inizia a stressare l’Ambasciata chiedendo dov’è il tuo plico. Sii insistente.

9. Per cosa si può votare per corrispondenza?
Dall’estero puoi votare per il referendum costituzionale, per le elezioni politiche e per il referendum abrogativo.
NON puoi, invece, votare per le elezioni amministrative (regionali o comunali), per i referendum regionali e ​quelli sulla modifica delle circoscrizioni territoriali e, per noi che viviamo fuori dalla UE, per le elezioni europee.
In tali casi, l’elettore che vuole partecipare ai meccanismi democratici in questione dovrà necessariamente tornare in patria e votare nel collegio e nella circoscrizione elettorale a cui apparteneva prima dell’iscrizione all’AIRE.Viviana Proudly powered by Weebly